Tetano: cosa rischia un lavoratore non vaccinato?
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A cura della redazione di LA-MED
Il tetano è una malattia infettiva causata da un batterio (Clostridium tetani) che si trova soprattutto nel terriccio, nel letame, nell’asfalto e nel tratto digerente di alcuni animali (bovini, equini, ovini) che lo eliminano con le feci. Il batterio del tetano, sotto la forma di spora, può sopravvivere per lunghi periodi di tempo in condizioni sfavorevoli. Può entrare nel corpo umano attraverso una ferita anche banale (tagli o punture causate da spine, chiodi, schegge, sporcizia..) e produrre una sostanza (tossina) che colpisce il sistema nervoso causando una forte contrazione dei muscoli ed anche la morte, quando vengono colpiti i muscoli respiratori (insufficienza respiratoria). Dal 1968 la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nuovi nati. Ciò nonostante ogni anno in Italia si ammalano ancora di tetano circa un centinaio di persone, particolarmente adulte non vaccinate; di queste, una parte consistente muore a causa di questa malattia.
Oggi la vaccinazione è obbligatoria anche per moltissime categorie di lavoratori: edili, metalmeccanici, operatori ecologici, agricoltori, allevatori ecc. (D.L. 292/63). Il tetano non è contagioso ma è una malattia gravissima. Sottoporsi alla vaccinazione ed effettuare i richiami ogni 10 anni non è un solo obbligo di legge ma anche un vantaggio per la salute dei lavoratori. Se rientri nelle categorie sopra descritte e non possiedi il tesserino vaccinale che certifica la copertura antitetanica sottoporsi ad un Tetan test tramite prelievo ematico è fondamentale per sapere se sei vaccinato: chiedi al tuo Medico Competente. |